ANNO
2017
SERVICE
- Experience Design
- Digital Trasformation
- Platform
TAG
- Customer Experience
- IOT
- Orchestra
- Visual Design
L’IOT e l’arte del Brand Engagement
Il Brief e gli obiettivi
La Campari Gallery, storica galleria d’arte situata nell’ Headquarter Campari Group, ha scelto Softec per creare una Digital Experience per la brand exhibition “Bitter Sweet Symphony”: un percorso multisensoriale, che attiva i cinque sensi alla ricerca delle due anime intrinseche di Campari e di tutti noi, Bitter e Sweet.
Cinque stanze dedicate ai cinque sensi: “Vietato non toccare”, “Ficca il naso”, “Apri gli occhi”, “Piacere a luci spente”, “Colpo di teatro” da visitare e con diversi touchpoint di interazione per scoprire se siamo più bitter o più sweet.
L’informazione giusta, al momento giusto, alla persona (o device) giusto
Il viaggio inizia avvicinando il proprio smartphone ai dispositivi Beacon posti nei punti chiave dell’itinerario e continua in cinque stanze dedicate ai cinque sensi. Grazie all’interazione tra l’app Campary Gallery, i Beacon e la piattaforma Orchestra, i visitatori diventano i creatori del proprio percorso: i dati sulle loro preferenze vengono utilizzati real-time per personalizzare l’esperienza, in tono più bitter o più sweet, fino ad individuare il profilo finale del visitatore.
Consumer Experience
Design & Engagement
La Digital Experience è stata studiata per generare un ritorno in termini di data intelligence, branding e talkability.
TRACCIA I COMPORTAMENTI DEI VISITATORI
Attraverso l’esperienza, il Marketer raccoglie insight di valore sui visitatori, profilando le preferenze di gusto e di cocktail.
AUMENTA IL CONSUMER ENGAGEMENT
Un’esperienza interattiva e personalizzata aumenta l’engagement e il tempo di permanenza alla mostra o nella venue.
METTE SUBITO A LAVORO I DATI
Le preferenze dei visitatori nelle cinque stanze sono tracciate e utilizzate real-time per personalizzare l’experience.
COSTRUISCE BRAND REPUTATION
La Digital Experience ha creato buzz e aumentato la talkability del brand per tutta la durata della mostra. L’esperienza è stata raccontata e socializzata sui social media stimolando dinamiche di consumer storytelling.